Nella giornata di ieri, 13 maggio, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), riunitosi a distanza in modalità telematica, ha espresso all’unanimità – dopo un approfondito e impegnativo lavoro delle Commissioni coinvolte e una “seduta fiume” di oltre undici ore (si ricorda a questo proposito che il recente decreto-legge 22/2020 ha ridotto a soli sette giorni il periodo di tempo a disposizione del Consiglio per preparare l’istruttoria e deliberare) il proprio articolato parere:
- sullo schema di ordinanza concernente la “valutazione finale degli alunni per l’a.s. 2019/20 e prime disposizioni per il recupero degli apprendimenti“;
- sullo schema di ordinanza riguardante la “Modalità di espletamento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione per l’a.s. 2019/20“;
- sullo schema di ordinanza riguardante la “Modalità di espletamento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’a.s. 2019/20“.
In premessa il CSPI ha evidenziato l’eccezionalità della situazione di emergenza sanitaria in atto che ha imposto la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni grado e l’attivazione della didattica a distanza (dal 24 febbraio in alcune regioni e dal 5 marzo sull’intero territorio nazionale), al fine di realizzare il distanziamento sociale e di contenere il contagio.
Ciò ha imposto misure straordinarie per la conclusione dell’anno scolastico, tra queste l’emanazione del decreto-legge 22/2020 di cui le ordinanze in questione sono diretta emanazione. Il CSPI ha altresì evidenziato che misure e strumenti altrettanto straordinari dovranno essere adottati anche in vista dell’avvio dell’a.s. 2020/21, richiamando “l’attenzione del Ministro sulla necessità di intervenire tempestivamente sugli aspetti di disegno generale del sistema, con provvedimenti normativi che riducano il numero minimo di alunni di ogni istituzione scolastica dimensionata e il numero minimo di alunni per classe e di conseguenza determinino l’aumento degli organici di tutto il personale della scuola, dirigente, docente, ATA, così da garantire l’avvio dell’anno scolastico in sicurezza per alunni e personale e la realizzazione efficace delle necessarie azioni di recupero e consolidamento per gli studenti“.
Di seguito, una sintesi delle proposte del CSPI.
Scuola primaria
Il CSPI propone che la valutazione finale degli apprendimenti sia espressa attraverso un giudizio articolato che evidenzi il percorso di apprendimento per ciascuna disciplina
Scuola secondaria di secondo grado
Si propone che gli studenti del terzo e quarto anno ammessi alla classe successiva abbiano la possibilità di integrazione del credito minimo attribuito, pur in presenza di valutazioni non sufficienti in una o più discipline. Si propone anche che tale possibilità di integrazione debba essere consentita agli studenti ammessi alla classe successiva con valutazioni tutte positive ma con una media dei voti determinante l’attribuzione di un credito inferiore al livello massimo e che, al termine dell’a.s. 2020/21, dimostreranno un miglioramento dei livelli di apprendimento raggiunti rispetto all’a.s. 2019/20
Alunni delle classi terminali
Per dette classi il CSPI reputa non pertinente la predisposizione del “piano di integrazione degli apprendimenti”; in modo analogo si ritiene non necessaria la redazione del “piano di apprendimento individualizzato” in quanto l’attestazione dei livelli raggiunti dai singoli alunni sarà presente nella certificazione delle competenze
Studenti con disabilità certificata
In presenza di situazioni didattiche di particolare difficoltà o che comunque attengano ai processi di crescita e inclusione, il consiglio di classe competente, sentite le famiglie e in coerenza con il PEI, potrà motivatamente deliberare la non ammissione alla classe successiva
Recupero degli apprendimenti nell’a.s. 2020/21
In assenza di disposizioni specifiche inerenti il calendario scolastico 2020/21, le previsioni indicate nell’art. 6 dell’ordinanza rappresentano una violazione del Regolamento dell’Autonomia nella parte in cui dette previsioni fanno riferimento all’avvio delle attività didattiche ordinarie della scuola a partire dal 1° settembre 2020. A parere del CSPI deve essere invece ben evidenziato il riferimento all’attività di programmazione di inizio anno e alle prerogative che la normativa vigente assegna al collegio dei docenti e ai consigli di classe in materia di predisposizione e revisione del PTOF e di progettazione dei percorsi didattici individualizzati
Esami di idoneità ed esami integrativi
Il CSPI considera necessaria l’eliminazione dell’indicazione dello svolgimento di detti esami “in presenza” a partire dal 10 luglio
Parere su OM “esami Stato primo ciclo”
Il CSPI, in primis, evidenzia nello specifico parere il contrasto tra la norma del decreto-legge 22/2020 (esame di Stato “sostituito” con la valutazione finale da parte del consiglio di classe) con quanto previsto dall’art. 33, comma 5, della Costituzione (superamento dell’esame di Stato per l’ammissione al ciclo successivo di scuola)
Illustrazione/presentazione dell’elaborato
Il CSPI propone che dette operazioni non devono essere effettuate entro il termine delle lezioni, ma dopo il termine delle stesse ed entro la data dello scrutinio finale (e comunque non oltre il 30 giugno)
Valutazione dell’elaborato
Il CSPI propone che l’elaborato sia valutato dal consiglio di classe, anche in riferimento alla presentazione, sulla base della griglia di valutazione appositamente predisposta dal collegio dei docenti, con votazione in decimi
Attribuzione del voto finale
Il CSPI ritiene che l’Ordinanza non definisca in modo chiaro come, in sede di scrutinio, si debba integrare la valutazione del percorso scolastico triennale con la valutazione dell’elaborato: non vi è, cioè, indicazione sull’incidenza che avrà sulla valutazione finale la valutazione in decimi attribuita all’elaborato e alla sua presentazione orale. Il CSPI propone che all’elaborato e alla sua presentazione sia attribuito un valore fino al 20%
Candidati esterni
Il CSPI suggerisce di riformulare il testo dello specifico articolo al fine di chiarire le modalità di assegnazione e soprattutto di valutazione dell’elaborato
Parere su OM “esami Stato secondo ciclo”
Il CSPI, in primis, raccogliendo la forte preoccupazione del mondo della scuola per la situazione sanitaria di emergenza in cui versa il Paese e, consapevole che la situazione non potrà essere mutata nei prossimi mesi, secondo quanto chiarito dalle autorità sanitarie, ritiene indispensabile l’emanazione urgente di un protocollo di sicurezza nazionale stringente, dettagliato e prescrittivo a garanzia della salute di tutto il personale coinvolto nell’esame di Stato e degli alunni. In assenza di tale protocollo o nell’impossibilità di poterne applicare le prescrizioni il CSPI ritiene indispensabile prevedere con immediatezza la realizzazione a distanza di tutte le operazioni d’esame
Prove d’esame
Il CSPI propone la semplificazione delle prove d’esame e l’individuazione di una modalità che consenta comunque allo studente di dare prova delle competenze raggiunte attraverso un colloquio pluridisciplinare
Colloquio
Il CSPI sottolinea la scansione eccessivamente rigida del colloquio, evidenziando, al contempo, che la procedura di trasmissione da parte dello studente di un elaborato scritto concernente le discipline di indirizzo sia incongruente rispetto a quanto previsto dal decreto-legge 22 che dispone l’eliminazione delle prove scritte sostituendole con un unico colloquio. Si ritiene pertanto che, ai fini della valorizzazione delle discipline di indirizzo, il docente della disciplina già indicata per lo svolgimento della seconda prova scritta assegni a ciascun candidato, entro il termine delle lezioni, la discussione di un argomento (o analisi di problemi, progetto, ecc.) da svolgere durante il colloquio per dimostrare le conoscenze e le competenze acquisite. Riguardo al colloquio, altresì, il CSPI ritiene che debba essere eliminata la sequenza di articolazione del suo svolgimento, ricomprendendo la prova in un unico momento di discussione
Licei musicali e coreutici
Il CSPI ritiene opportuno che per dette istituzioni sia il consiglio di classe a valutare, solo ove ricorrano le condizioni di sicurezza, l’opportunità di effettuare la prova performativa individuale (considerata la valenza della prova stessa ai fini dell’accertamento delle competenze acquisite dal candidato e la sua rilevanza ai fini dell’attribuzione del punteggio di diploma)
Studenti con disabilità e disturbi specifici di apprendimento
Il CSPI segnala la necessità di eliminare alcuni riferimenti ridondanti o non pertinenti alla tipologia di prova stabilita dal consiglio di classe, dal momento che le modalità di conduzione del colloquio, i contenuti dello stesso in riferimento alle discipline coinvolte e i criteri di valutazione sono definiti dal consiglio di classe medesimo sulla base del PEI e del PDP
Griglia nazionale (con indicatori, livelli, descrittori e punteggi)
Il CSPI ritiene che la predisposizione di una griglia di valutazione standardizzata, utilizzabile per tutti gli indirizzi di studio, definita centralmente e pubblicata a poche settimane dall’avvio dell’esame rappresenti un limite all’autonomia delle commissioni d’esame che, essendo interamente composte da docenti della classe, potrebbero approntare in maniera più efficace detta griglia di valutazione
Credito complessivo del candidato
Il CSPI segnala – oltre ad alcune incongruenze nella specifica tabella di conversione e di attribuzione del credito acquisito da ciascuno studente – la mancata indicazione della possibilità sia di riconversione di detto credito attribuito ai candidati nel terzo e quarto anno, sia della rideterminazione del valore dei crediti per la classe quinta