“In questo tornante difficile e complicato della storia, la scuola rappresenta una chiave strategica di rigenerazione del tessuto sociale, valoriale e produttivo. Dalla scuola bisogna ripartire se vogliamo ricostruire su basi solide il paese”. Lo ha detto oggi a Riccione il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, intervenuto alla giornata conclusiva del congresso nazionale della Cisl Scuola.
“Il Patto per la scuola firmato lo scorso anno delinea bene le riforme necessarie a disegnare oggi la scuola di domani. Dopo tanto tempo fissiamo il principio di un sistema-istruzione fondato sulla valorizzazione di chi anima le comunità educanti. Principio che ora impone coerenza sulle azioni conseguenti attraverso nuovi criteri semplificati di reclutamento del personale. Bisogna dare centralità agli investimenti contro le classi pollaio, rilanciando contrattazione ed autonomia scolastica. La Cisl Scuola ha fatto bene a firmare il contratto integrativo sulla mobilità, puntando a riscattare gli squilibri negli istituti delle aree deboli. La responsabilità paga sempre come diceva Tarantelli. Chi si oppone a quell’accordo con argomenti pretestuosi non solo dimostra di non avere rispetto nei confronti di una grande categoria come la Cisl Scuola, ma sceglie la strada della divisione sindacale che è quanto di più dannoso per i lavoratori, per il mondo della scuola e per il paese. È fondamentale adesso che il governo dia luogo ai decreti ed ai tavoli necessari ad una completa implementazione del Patto per la scuola. Le risorse non mancano, più di 30 miliardi di euro di dotazione che va orientata sui contenuti coerenti con il Patto per stabilizzare insegnanti e personale ATA, avviando un piano assunzionale che rimetta in linea con la media europea il rapporto tra docenti e studenti, specialmente in certe posizioni come gli insegnanti di sostegno. Su queste direttrici va avviato un confronto permanente e strutturato tra istituzioni e forze sociali per avviare e collegare le risorse di Next Generation Italia ad un piano organico di riforme. Il voto delle rinnovo delle Rsu ai primi di aprile sarà una verifica importante ed una occasione fondamentale di partecipazione dei lavoratori. Ma sarà anche un’opportunità per lanciare un messaggio forte ai nostri interlocutori sul protagonismo di un sindacato riformista, autonomo, competente, intransigente. Tutta la Cisl deve sentirsi “arruolata” nella buona battaglia della Cisl Scuola e delle altre Federazioni coinvolte”.