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Piano delle attività del personale docente

L’organizzazione delle prestazioni lavorative del personale docente avviene attraverso la redazione del piano delle attività previsto dall’art.43 del CCNL 2019/2021.

Piano delle attività del personale docente

L’art. 43, comma 4, del C.C.N.L. 2019/2021 prevede la predisposizione del piano annuale delle attività del personale docente. Gli obblighi di lavoro del personale docente, recita la norma, sono correlati e funzionali alle esigenze delle attività didattiche nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. Gli obblighi di lavoro possono essere articolati, in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di insegnamento. Il dirigente scolastico sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, prima dell’inizio delle lezioni, deve predisporre e proporre al collegio docenti il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni di lavoro del personale docente. Il piano delle attività, comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze.

Pertanto, la funzione organizzativa del dirigente consiste nella predisposizione del piano mentre il potere deliberante è attribuito al collegio docenti. 
La competenza del collegio in materia di organizzazione del lavoro dei docenti deriva dall’art. 7, c. 2, lett. A) del d.lgs. 279/1994, in cui si stabilisce che spetta al collegio il potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell’istituto. Una volta approvato il piano spetta al dirigente compiere gli atti di esecuzione su quanto deliberato conferendo per iscritto i singoli incarichi ai docenti, che possono prevedere anche attività aggiuntive (queste naturalmente facoltative). 
Il piano è deliberato dal collegio dei docenti che quindi può decidere se approvarlo cosi come stato presentato dal dirigente o apportare delle modifiche. Se il collegio respinge il piano, il dirigente deve modificare il piano delle attività e sottoporlo nuovamente alla votazione del collegio. Con la stessa procedura il piano delle attina è modificato nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze. 

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