
Linee guida per l’orientamento
1. L’orientamento scolastico nel contesto nazionale
1.1 Le presenti linee guida hanno lo scopo, anche attraverso la promozione di opportuni interventi legislativi e decreti, di attuare la riforma dell’orientamento, disegnata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha la finalità di rafforzare il raccordo tra il primo ciclo di istruzione e il secondo ciclo di istruzione e formazione, per una scelta consapevole e ponderata, che valorizzi le potenzialità e i talenti
degli studenti, nonché di contribuire alla riduzione della dispersione scolastica e di favorire l’accesso alle
opportunità formative dell’istruzione terziaria.
1.2 Nel corso degli ultimi quindici anni, a livello nazionale, sono stati adottati numerosi provvedimenti,
anche di carattere normativo1, sull’orientamento sia a livello ministeriale2 che nell’ambito di accordi tra Governo, Regioni ed Enti locali3. Le analisi e le prospettive di tale quadro risultano ancora oggi validi
riferimenti per la progettazione e la realizzazione di un sistema efficace di orientamento permanente.
1.3 Le definizioni di orientamento sono molteplici, eppure concordi fra loro nell’indicare la sostanza
dell’obiettivo. Una di queste è quella condivisa fra Governo, Regioni ed Enti Locali nel 2012:
“l’orientamento è un processo volto a facilitare la conoscenza di sé, del contesto formativo, occupazionale, sociale culturale ed economico di riferimento, delle strategie messe in atto per relazionarsi ed interagire in tali realtà, al fine di favorire la maturazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per poter definire o ridefinire autonomamente obiettivi personali e professionali aderenti al contesto, elaborare o rielaborare un progetto di vita e sostenere le scelte relative”.
1.4 La letteratura scientifica sull’orientamento scolastico è concorde nel dichiarare conclusa la stagione
che ha visto interventi affidati a iniziative episodiche. Serve, invece, un sistema strutturato e coordinato
di interventi che, a partire dal riconoscimento dei talenti, delle attitudini, delle inclinazioni e del merito
degli studenti, li accompagni in maniera sempre più personalizzata a elaborare in modo critico e proattivo
un loro progetto di vita, anche professionale.
2.Il quadro di riferimento europeo sull’orientamento nelle scuole
2.1 L’Unione europea sostiene la necessità che tutti i sistemi formativi degli Stati membri perseguano, fra
gli altri, i seguenti obiettivi4:
– ridurre la percentuale degli studenti che abbandonano precocemente la scuola a meno del 10%;
– diminuire la distanza tra scuola e realtà socio-economiche, il disallineamento (mismatch) tra
formazione e lavoro e soprattutto contrastare il fenomeno dei Neet (Not in Education, Employment
or Training – Popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione);
– rafforzare l’apprendimento e la formazione permanente lungo tutto l’arco della vita;
– potenziare e investire sulla formazione tecnica e professionale, costituendola come filiera
integrata, modulare, graduale e continua fino alla formazione terziaria (nel caso italiano gli ITS
Academy), e aumentare la percentuale di titoli corrispondenti al livello 5, ma soprattutto al livello
6 del Quadro Europeo delle Qualifiche.
2.2 La recente “Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea sui percorsi per il successo scolastico”, che sostituisce la Raccomandazione del Consiglio del 28 giugno 2011 sulle politiche di
riduzione dell’abbandono scolastico5, adottata il 28 novembre 2022, disegna nuove priorità di intervento
per il perseguimento del successo scolastico per tutti gli studenti, a prescindere dalle caratteristiche
personali e dall’ambito familiare, culturale e socio-economico, con misure strategiche e integrate che
ricomprendono, tra gli altri, il coordinamento con i servizi territoriali, il dialogo continuo con gli studenti,
i genitori, le famiglie, la messa a sistema di un insieme equilibrato e coordinato di misure di prevenzione,
intervento e compensazione, il monitoraggio costante degli interventi. Nello specifico dell’orientamento,
la Raccomandazione sottolinea la necessità di rafforzare l’orientamento scolastico, l’orientamento e la
consulenza professionale e la formazione per sostenere l’acquisizione di abilità e competenze di gestione
delle carriere nel lavoro.
3. L’orientamento nel quadro di riforme del PNRR
3.1 Gli obiettivi europei richiamati sono alla base di molte delle innovazioni del sistema scolastico previste
dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)6, in via di attuazione, quali la riforma del reclutamento
dei docenti, l’istituzione della Scuola di alta formazione per il personale scolastico, la riforma dell’istruzione tecnico-professionale connessa al sistema di formazione professionale terziaria (ITS
Academy), la valorizzazione delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche, matematiche
(STEM), delle competenze digitali, i nuovi principi del dimensionamento scolastico, l’intervento
straordinario per la riduzione dei divari e della dispersione scolastica. Tali misure concorrono
trasversalmente anche alla ridefinizione dell’organizzazione e delle modalità di gestione dell’orientamento.
4. Il valore educativo dell’orientamento
4.1 La persona necessita di continuo orientamento e ri-orientamento rispetto alle scelte formative, alle
attività lavorative, alla vita sociale. I talenti e le eccellenze di ogni studente, quali che siano, se non
costantemente riconosciute ed esercitate, non si sviluppano, compromettendo in questo modo anche il
ruolo del merito personale nel successo formativo e professionale. L’orientamento costituisce perciò una
responsabilità per tutti gli ordini e gradi di scuola, per i docenti, per le famiglie e i diversi attori istituzionali e sociali con i quali lo studente interagisce.
4.2 L’attività didattica in ottica orientativa è organizzata a partire dalle esperienze degli studenti, con il
superamento della sola dimensione trasmissiva delle conoscenze e con la valorizzazione della didattica
laboratoriale, di tempi e spazi flessibili, e delle opportunità offerte dall’esercizio dell’autonomia.
4.3 L’orientamento inizia, sin dalla scuola dell’infanzia e primaria7, quale sostegno alla fiducia,
all’autostima, all’impegno, alle motivazioni, al riconoscimento dei talenti e delle attitudini, favorendo
anche il superamento delle difficoltà presenti nel processo di apprendimento.
5. Orientamento nei percorsi di istruzione secondaria
5.1 Nei percorsi di istruzione secondaria l’orientamento efficace, secondo le indicazioni condivise a livello
europeo, esige “un più forte accento sullo sviluppo delle competenze di base e di quelle trasversali (responsabilità, spirito di iniziativa, motivazione e creatività, fondamentali anche per promuovere l’imprenditorialità giovanile); l’apprendimento delle lingue straniere; (…) l’innalzamento dei livelli di apprendimento in ambito lavorativo e la costituzione di sistemi di istruzione e formazione professionale di eccellenza; la permeabilità delle qualifiche e il riconoscimento delle competenze acquisite al di fuori dei percorsi dell’istruzione e formazione professionale; un crescente utilizzo delle tecnologie digitali, per
facilitare l’apprendimento attraverso risorse educative aperte e collaborative; la presenza di docenti formati e motivati; (…) una più stretta integrazione fra l’istruzione, la formazione professionale, l’istruzione superiore, l’università e le imprese8”.
5.2. La dimensione orientativa della scuola secondaria di primo grado va potenziata, garantendo agli
studenti l’opportunità di attività opzionali e facoltative infra ed extra scolastiche (quali ad esempio attività
culturali, laboratoriali creative e ricreative, di volontariato, sportive, ecc.). Esse hanno lo scopo di
consentire agli studenti occasioni per autenticare e mettere a frutto attitudini, capacità e talenti nei quali
reputino di poter esprimere il meglio di sé.
5.3 Sono molteplici i percorsi di istruzione e formazione secondari che possono essere scelti dagli studenti in uscita dalle scuole secondarie di primo grado. Si tratta di percorsi che offrono esperienze diverse di apprendimento, tutte qualificate a cogliere le sfide future. L’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica suggeriscono anche la realizzazione, in prospettiva sperimentale, di “campus formativi”, attraverso reti di coordinamento fra istituzioni scolastiche e formative, che vedano compresenti tutti i percorsi secondari, al fine di ottimizzare iniziative che facilitino l’accompagnamento personalizzato e i passaggi orizzontali fra percorsi formativi diversi.
5.4 L’esigenza di innalzamento dei livelli di istruzione e di consolidamento delle competenze chiave per
l’apprendimento permanente della popolazione adulta rende necessario che i Centri provinciali per
l’istruzione degli adulti (CPIA) svolgano azioni rinnovate ed ampliate di accoglienza, orientamento e
accompagnamento, coordinate con i soggetti istituzionali competenti.
6. La certificazione delle competenze quale strumento per l’orientamento
6.1 Nel 2018 il Consiglio europeo ha raccomandato agli Stati membri di sviluppare l’offerta di competenze chiave per tutti i giovani a un livello tale che li prepari alla vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento nell’ambito della vita lavorativa9.
6.2 L’ordinamento vigente prevede la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria, alla
fine del primo ciclo10, e a conclusione dell’obbligo di istruzione11. Nella scuola secondaria di secondo
grado, al diploma finale rilasciato in esito al superamento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo
di istruzione è allegato il curriculum dello studente di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, numero 62.
Al fine di assicurare i passaggi fra i percorsi di studio del sistema nazionale di istruzione e i percorsi
dell’istruzione e formazione professionale (leFP) regionali o l’apprendistato formativo, nonché per
l’attivazione di interventi di riorientamento, a partire dall’anno scolastico 2023-2024 sarà previsto, a
richiesta, il graduale rilascio, da parte delle scuole, della certificazione delle competenze anche al termine
di ciascuna annualità del secondo ciclo di istruzione. La certificazione delle competenze riveste una
particolare importanza nelle annualità del biennio per favorire il riorientamento e il successo formativo,
consentendo il passaggio ad altro percorso, indirizzo, articolazione, opzione di scuola secondaria di
secondo grado in maniera più flessibile, riconoscendo la possibilità che la scelta effettuata durante l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado possa essere rivista. Ai predetti fini, saranno raccordati i molteplici modelli di certificazione oggi in uso, in relazione alle competenze chiave per l’apprendimento permanente.
7. I moduli curricolari di orientamento nella scuola secondaria
7.1 Le scuole secondarie di primo grado attivano, a partire dall’anno scolastico 2023-2024, moduli di
orientamento formativo degli studenti, di almeno 30 ore, anche extra curriculari, per anno scolastico, in
tutte le classi.
7.2 Le scuole secondarie di secondo grado attivano a partire dall’anno scolastico 2023-2024:
– moduli di orientamento formativo degli studenti, di almeno 30 ore, anche extra curricolari, per anno scolastico, nelle classi prime e seconde;
– moduli curriculari di orientamento formativo degli studenti, di almeno 30 ore per anno scolastico,
nelle classi terze, quarte e quinte.
7.3 Per la migliore efficacia dei percorsi orientativi, i moduli curriculari di orientamento formativo
nelle classi terze, quarte e quinte sono integrati con i percorsi per le competenze trasversali e
l’orientamento (PCTO), nonché con le attività di orientamento promosse dal sistema della formazione
superiore, di cui al successivo punto 12.3, e con le azioni orientative degli ITS Academy.
7.4 I moduli di 30 ore non vanno intesi come il contenitore di una nuova disciplina o di una nuova
attività educativa aggiuntiva e separata dalle altre. Sono invece uno strumento essenziale per aiutare gli
studenti a fare sintesi unitaria, riflessiva e interdisciplinare della loro esperienza scolastica e formativa, in
vista della costruzione in itinere del personale progetto di vita culturale e professionale, per sua natura
sempre in evoluzione.
7.5 Le 30 ore possono essere gestite in modo flessibile nel rispetto dell’autonomia scolastica e non devono essere necessariamente ripartite in ore settimanali prestabilite. Esse vanno considerate come ore
da articolare al fine di realizzare attività per gruppi proporzionati nel numero di studenti, distribuite nel corso dell’anno, secondo un calendario progettato e condiviso tra studenti e docenti coinvolti nel
complessivo quadro organizzativo di scuola. In questa articolazione si possono anche collocare, a titolo
esemplificativo, tutti quei laboratori che nascono dall’incontro tra studenti di un ciclo inferiore e superiore
per esperienze di peer tutoring, tra docenti del ciclo superiore e studenti del ciclo inferiore, per sperimentare attività di vario tipo, riconducibili alla didattica orientativa e laboratoriale, comprese le iniziative di orientamento nella transizione tra istruzione e formazione secondaria e terziaria e lavoro, laboratori di prodotto e di processo, presentazione di dati sul mercato del lavoro.
7.6 La progettazione didattica dei moduli di orientamento e la loro erogazione si realizzano anche
attraverso collaborazioni che valorizzino l’orientamento come processo condiviso, reticolare,
coprogettato con il territorio, con le scuole e le agenzie formative dei successivi gradi di istruzione e
formazione, con gli ITS Academy, le università, le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, il mercato del lavoro e le imprese, i servizi di orientamento promossi dagli enti locali e dalle regioni, i centri per l’impiego e tutti i servizi attivi sul territorio per accompagnare la transizione verso
l’età adulta.
7.7 I moduli di orientamento saranno oggetto di apposito monitoraggio tramite il sistema informativo
del Ministero dell’istruzione e del merito, nonché documentati nell’E-Portfolio di cui al successivo punto
8.
8. E-Portfolio orientativo personale delle competenze
8.1 Il contenuto di ciascun modulo di orientamento di almeno 30 ore è costituito dagli apprendimenti
personalizzati, evidenziati dalla compilazione, in forma sintetica e nel dialogo con ogni studente, di un portfolio digitale. L’E-Portfolio integra e completa in un quadro unitario il percorso scolastico, favorisce
l’orientamento rispetto alle competenze progressivamente maturate negli anni precedenti e, in particolare, nelle esperienze di insegnamento dell’anno in corso. Accompagna lo studente e la famiglia nell’analisi dei percorsi formativi, nella discussione dei punti di forza e debolezza motivatamente riconosciuti da ogni studente nei vari insegnamenti, nell’organizzazione delle attività scolastiche e nelle esperienze significative vissute nel contesto sociale e territoriale.
Se l’obiettivo è l’orientamento, le strategie sono la personalizzazione dei piani di studio, l’apertura interdisciplinare degli stessi, l’esplorazione delle competenze maturate anche in ambienti esterni alla scuola.
8.2. L’E-Porfolio consente, da un lato, di mettere in evidenza le competenze digitali di ogni studente ed
eventualmente accrescerle anche con appositi interventi di sostegno da parte delle istituzioni scolastiche
e formative; dall’altro lato, di valorizzare le competenze acquisite, di avere a disposizione le più importanti
prove di una trasformazione di sé, delle relazioni con la cultura, il sociale, gli altri e il mondo esterno, a
partire dal mondo del lavoro e del terzo settore.
8.3 In questa prospettiva, ogni istituzione scolastica e formativa individua i docenti di classe delle scuole
secondarie di primo e secondo grado, chiamati a svolgere la funzione “tutor” di gruppi di studenti, in un
dialogo costante con lo studente, la sua famiglia e i colleghi, svolgendo due attività:
1. aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono ogni E-Portfolio
personale e cioè:
a. il percorso di studi compiuti, anche attraverso attività che ne documentino la
personalizzazione;
b. lo sviluppo documentato delle competenze in prospettiva del proprio personale progetto di vita culturale e professionale. Trovano in questo spazio collocazione, ad esempio, anche le competenze sviluppate a seguito di attività svolte nell’ambito dei progetti finanziati con fondi europei12 o, per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO);
c. le riflessioni in chiave valutativa, auto-valutativa e orientativa sul percorso svolto e, soprattutto, sulle sue prospettive.
d. la scelta di almeno un prodotto riconosciuto criticamente dallo studente in ciascun anno scolastico e formativo come il proprio “capolavoro”.
2. costituirsi “consigliere” delle famiglie, nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive professionali, anche alla luce dei dati territoriali e nazionali, delle informazioni contenute nella piattaforma digitale unica per l’orientamento di cui punto 10, avvalendosi eventualmente del supporto della figura di cui al punto 10.2.
9. Consiglio di orientamento, curriculum dello studente ed E-Portfolio
9.1 Nella scuola secondaria di primo grado è previsto13 che ad ogni studente venga rilasciato un consiglio di orientamento finale sul percorso di formazione da intraprendere nel secondo ciclo.
9.2 Nella scuola secondaria di secondo grado, invece, a partire dall’anno scolastico 2020/2021, al diploma
finale14 rilasciato in esito al superamento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, viene allegato il “Curriculum della studentessa e dello studente”, in cui sono indicate le competenze, le
conoscenze e le abilità anche professionali acquisite e le attività culturali, artistiche, musicali, sportive e di
volontariato, svolte in ambito extra scolastico, nonché in quello dei percorsi per le competenze trasversali
e l’orientamento (PCTO) ed altre eventuali certificazioni conseguite, ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del lavoro.
9.3 L’E-Portfolio dello studente rappresenta un’innovazione tecnica e metodologica per rafforzare, in chiave orientativa, il “consiglio di orientamento”, per la scuola secondaria di primo grado, e il “curriculum dello studente”, per la scuola secondaria di secondo grado, ricomprendendoli altresì in un’unica, evolutiva interfaccia digitale.
10. Piattaforma digitale unica per l’orientamento
10.1 A sostegno dell’orientamento e dei contenuti curricolari con cui esso si sostanzia nel tempo, gli studenti, con loro i docenti e le famiglie, avranno a disposizione una piattaforma digitale unica per
l’orientamento con elementi strutturati concernenti:
– nel passaggio dal primo al secondo ciclo di studi, l’offerta formativa e i dati necessari per poter
procedere a scelte consapevoli sulla base delle competenze chiave, delle motivazioni e degli
interessi prevalenti;
– la documentazione territoriale e nazionale riguardante il passaggio dal secondo ciclo all’offerta formativa del sistema terziario (distribuzione degli ITS Academy e dei corsi di laurea di Università, Istituzioni AFAM, dati sulla preparazione all’ingresso nei corsi di studio, dati sui corsi di studio, dati Almalaurea, Istat, Cisia, etc.);
– la transizione scuola-lavoro, con dati relativi sia alle professionalità più richieste nei diversi
territori, sia sulle prospettive occupazionali e retributive correlate ai diversi titoli di studio
secondari e terziari (Università e ITS Academy) trasmesse a ciascuna scuola dal Ministero;
– la presentazione delle migliori pratiche di E-Portfolio orientativo personale delle competenze degli
studenti, nonché delle migliori esperienze realizzate dalle istituzioni scolastiche per lo svolgimento
delle attività di orientamento;
– uno spazio riservato in cui sarà possibile consultare la stratificazione annuale del proprio E-Portfolio relativo alle competenze acquisite nei percorsi scolastici, ed extrascolastici.
10.2 A sostegno dell’orientamento, ogni istituzione scolastica, nell’ambito del proprio quadro organizzativo e finanziario, individua una figura che, nel gestire i dati forniti dal Ministero di cui al punto
10.1, si preoccupi di raffinarli e di integrarli con quelli specifici raccolti nelle differenti realtà economiche territoriali, così da metterli a disposizione dei docenti (in particolare dei docenti tutor), delle famiglie e
degli studenti, anche nell’ottica di agevolare la prosecuzione del percorso di studi o l’ingresso nel mondo del lavoro. In tale contesto le istituzioni scolastiche favoriscono l’incontro tra le competenze degli studenti
e la domanda di lavoro.
11. La formazione dei docenti
11.1 L’orientamento è un processo non episodico, ma sistematico. A questi fini – negli anni scolastici
2023/2024, 2024/2025, 2025/2026 – l’Orientamento diviene priorità strategica della formazione,
nell’anno di prova e in servizio, dei docenti di tutti i gradi di istruzione.
11.2 Per i docenti tutor per l’orientamento, delle scuole secondarie di primo e secondo grado, è prevista
la realizzazione di iniziative formative specifiche, secondo indirizzi definiti dal Ministero dell’istruzione e
del merito. La formazione dei docenti e del personale scolastico è attuata anche attraverso un programma
specifico nell’ambito delle risorse del fondo sociale europeo (FSE+).
11.3 Le attività saranno svolte a livello territoriale, con il coordinamento del Ministero dell’istruzione e
del merito e degli Uffici scolastici regionali, tramite i “Nuclei di supporto” di cui al punto 12.
12. Risorse e opportunità per la gestione dell’orientamento da parte delle scuole
12.1 Le azioni di orientamento possono essere sostenute da un utilizzo strategico e coordinato da parte
delle scuole di tutte le risorse offerte da piani e programmi nazionali ed europei a titolarità del Ministero
e da iniziative promosse a livello nazionale e locale da università, regioni, enti locali, centri per l’impiego,
associazioni datoriali, enti e organizzazioni territoriali.
12.2 Il PNRR consente l’attivazione di molti percorsi e interventi per promuovere l’orientamento
nell’ambito di diverse linee di investimento di titolarità del Ministero dell’istruzione e del merito, quali:
– Nuove competenze e nuovi linguaggi, che offre la possibilità di realizzare attività di orientamento, ad alto contenuto innovativo, verso gli studi e le carriere professionali nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) in tutte le scuole del primo e del secondo ciclo;
– Interventi per la riduzione dei divari e della dispersione scolastica, che contiene diversi strumenti a
disposizione delle scuole per la personalizzazione della formazione e dell’orientamento in favore degli studenti con difficoltà scolastiche al fine di sostenerli nelle scelte didattiche e formative, anche con il coinvolgimento delle famiglie;
– Didattica digitale integrata, che consente la frequenza di percorsi formativi per il personale scolastico
sulla digitalizzazione nonché sull’utilizzo di metodologie didattiche innovative, anche con
riferimento ad attività orientative personalizzate, svolte ponendo al centro lo studente e le sue
aspirazioni per far emergere i talenti di ciascuno.
Sviluppo del sistema di formazione terziaria degli ITS Academy, che prevede lo svolgimento di attività di
orientamento verso il conseguimento di qualifiche innovative ad alto contenuto tecnologico e con
importanti esiti occupazionali promosse dagli Istituti tecnologici superiori.
12.3 Il Ministero dell’università e della ricerca, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e del merito, ha attivato, nell’ambito del PNRR, la specifica linea di investimento 1.6 “Orientamento attivo nella transizione scuola-università”, che consente a tutte le scuole secondarie del secondo ciclo di poter realizzare percorsi di orientamento di 15 ore ciascuno nelle classi terze, quarte e quinte, promossi dalle università e dagli AFAM, tramite sottoscrizione di specifici accordi. Si rinvia al riguardo al punto 7.3.
12.4 Nell’ambito delle risorse europee, il nuovo Programma Nazionale “Scuola e competenze” 20212027 prevede specifici interventi per sostenere la riforma dell’orientamento, introdotta dalle presenti linee guida, per le scuole del primo e del secondo ciclo e per i centri per l’istruzione degli adulti, mentre il programma “Erasmus+” 2021-2027 consente l’attivazione di percorsi di mobilità che abbiano anche un forte impatto in relazione all’orientamento alle scelte future.
12.5 Al fine di accompagnare l’attuazione delle presenti linee guida, presso ciascun Ufficio scolastico regionale sono costituiti “Nuclei di supporto”, anche in relazione agli aspetti organizzativi e gestionali delle istituzioni scolastiche.
13. Monitoraggio delle linee guida e valutazione dell’impatto
13.1 Le presenti linee guida sono oggetto di apposito monitoraggio sulla loro attuazione, attraverso l’analisi dei dati rilevati dal sistema informativo del Ministero dell’istruzione e del merito e dalle piattaforme correlate, con cadenza annuale, sulla base di specifici indicatori di realizzazione.
13.2 In esito al processo di monitoraggio e valutazione, le linee guida potranno essere aggiornate con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito ai fini del rafforzamento della loro efficacia.
