
IL SINDACATO TRA RAPPRESENTANZA E PARTECIPAZIONE
IL SINDACATO: RAPPRESENTANZA E PARTECIPAZIONE
“Ciò che hai ereditato dai padri
riconquistalo se vuoi possederlo davvero”
J.W.Goethe
Cosa abbiamo ereditato dai nostri padri?
Abbiamo bisogno della memoria del passato per poter costruire il futuro; abbiamo bisogno di guardare avanti, all’orizzonte, con la chiara consapevolezza di quello che lasciamo dietro di noi: quello che ci ha portato ad essere ciò che oggi siamo.
Troppo spesso tralasciamo l’elemento della narrazione e non sappiamo più raccontarci.
Chi siamo noi CISL? Cosa rappresenta per noi il sindacato?
Voglio ricordare una frase di Pierre Carniti, Segretario Generale della CISL, nel momento del suo commiato al Congresso del 1985: “Guardare al futuro e al cambiamento è possibile solo se le radici rimangono solide e se il passato non viene né scordato, né negato.”
I nostri valori, la nostra identità, il nostro modo di essere, li ritroviamo nella figura del nostro fondatore: Giulio Pastore.
Pastore nasce nel 1902; era un uomo proveniente da una famiglia indigente, a dodici anni entra a lavorare come attaccafili in una filatura di lana, poi si iscrive alla scuola serale a Varallo Sesia. Lascia la fabbrica, diventa propagandista della gioventù cattolica e, percorrendo il novarese in bicicletta, fa esperienza diretta dello stare con e tra le persone. Erano gli anni di grandi contrapposizioni, tra biennio rosso e fascismo. Successivamente si trasferisce a Monza dove dirige un giornale cattolico; presto comprende come il mondo del lavoro avesse bisogno di tutele collettive e di voci dissonanti dal fascismo. Frequenta sindacalisti come Achille Grandi – Segretario della Confederazione Italiana dei lavoratori – e matura la consapevolezza che il sindacato sia espressione di una naturale tendenza alla socialità.
Conserva un sogno: dar vita ad una costruzione unitaria forte, mossa dall’intento condiviso di generare fiducia tra i lavoratori in un’autonoma azione collettiva.
Il 30 Aprile del 1950 Pastore sale sul palco del Teatro Adriano: da quel giorno si costituiva la CISL. Nei mesi successivi insieme a Mario Romani elabora il documento “Linee di indirizzo e obiettivi dell’azione sindacale”.
Si tratta di un documento programmatico basato sulla convinzione che, per realizzare gli interessi dei lavoratori, il sindacato dovesse contribuire in autonomia e responsabilità al rafforzamento della moderna società democratica; in alternativa ai tradizionali metodi di lotta e al ricorso alle tutele legislative, viene rifondata una cultura sindacale italiana basata sulla partecipazione.
Da qui, nel giro di pochi anni, la CISL prende la strada di un sindacato contrattualista, caratteristica che segna ancora oggi la cultura e la pratica della nostra azione sindacale.
Il mondo dei valori di Pastore è scritto nel nostro Statuto: il valore della persona a livello individuale, familiare e sociale; il fine del nostro fare sindacato quello della piena realizzazione della persona e delle sue potenzialità; i mezzi le capacità di analisi, anticipazione e lungimiranza strategica.
Tutto questa da vita ad un sindacato autonomo che ha la pretesa di cambiare il mondo.
#diamoformaalfuturo
Cosa significa autonomia per la CISL?
Per la nostra organizzazione l’autonomia è in primo luogo la capacità di scegliere in piena indipendenza; il presupposto irrinunciabile è quello di provvedere con propri mezzi alle proprie necessità, in altre parole l’autonomia economica. Questo significa che il sindacato trae il proprio sostentamento dalle quote versate dagli iscritti, quindi non dipende da altri che dai propri associati.
La CISL è autonoma, nei confronti dei partiti politici, dei governi e dello Stato in generale.
Per dirlo con le parole di Luigi Lama questo significa esercitare la facoltà di “valutazione del merito delle posizioni alla luce degli interessi dei lavoratori, senza né sudditanze né antagonismi preconcetti.”
Ancora Luigi Lama:
“La scelta dell’autonomia non basta dichiararla una volta per tutte, richiede la capacità quotidiana di risolvere il dilemma del rapporto con la politica. Il sindacato è spinto oggettivamente a stabilire rapporti con i partiti o ad assumere iniziative di natura politica per un’ampia ed efficace tutela dei lavoratori nella società; d’altra parte, il sindacato, proprio perché ha funzioni diverse rispetto a quelle dei partiti ed esprime gli interessi dei lavoratori di qualsiasi orientamento politico, deve, conseguentemente, mantenersi autonomo dai partiti negli orientamenti che si dà, nelle decisioni che assume, negli uomini che lo dirigono”.
Questo non significa essere indifferenti alla politica, il sindacato deve occuparsi di politica, perché questa incide sulle condizioni di lavoro e di vita delle persone, ma deve allo stesso tempo mantenere sempre la libertà di valutare nel merito le proposte dei decisori politici e i loro comportamenti.
Cosa significa associazionismo per la CISL?
Il nostro sindacato è costituito dall’insieme dei lavoratori che autonomamente, si associano e ne fanno parte. Sono loro a determinare gli orientamenti e la vita del sindacato. La forza del sindacato sta nel consenso che riesce a riscontrare tra i lavoratori, ed è proprio l’adesione di questi ultimi al sindacato a determinarne la rappresentanza.
Noi facciamo la CISL!
Nella visione di Pastore l’unica via affinché tutti i lavoratori, possano costituire un soggetto capace di incidere efficacemente a livello sociale e politico è tramite la partecipazione sindacale. Dove c’è la contrattazione c’è il sindacato, senza sindacato non esisterebbe contrattazione.
Cos’è il contratto?
“Il contratto è la formula di regolazione del rapporto fra due o più parti che permette a ciascuna il massimo grado di potere autonomo e, allo stesso tempo, di assunzione di responsabilità. Entro i confini posti dalle leggi della collettività in cui operano, le parti possono decidere come regolare i loro rapporti.” (Luigi Lama)
La contrattazione, trattare – con, si pone il fine di trovare un equilibrio tra gli interessi delle parti, considerando i principi di equità e solidarietà sociale, nonché guardando alle prospettive di sviluppo. Non esistono formule preconfezionate, non ci sono standard sempre applicabili in ogni tempo e ogni luogo. Ci si muove sul filo di un difficile equilibrio, che deve considerare l’impatto su tutti i lavoratori, senza lasciare indietro nessuno.
Pastore ci permette una riflessione profonda sui temi generatori della CISL; questi temi non ci lasciano ancorati al passato ma ci permettono di situarci nel mondo attraverso una lettura collettiva del nostro reale: interpretiamo la storia e la realtà con una proposta di visione del futuro!!
Noi non possiamo fermarci a contestare, enunciare problemi, protestare: noi dobbiamo immaginare, proporre, progettare, costruire, e magari avere di nuovo il coraggio di sognare quello che vorremmo all’orizzonte.
Solo così dare un senso e un significato al nostro stare insieme, solo così possiamo pensare di rappresentare le aspettative della gente di scuola: dobbiamo avere visione, pensiero strategico per dare forma al futuro.
NOI CISL SCUOLA: LA NOSTRA VISIONE
Noi sul territorio siamo la prima linea, noi che siamo qui, insieme a tutti coloro che sono rimasti nelle nostre scuole. Noi vogliamo rappresentare una forza responsabile: vogliamo essere ingegneri sociali, costruttori e generatori di futuro.
Noi siamo la CISL Scuola nei luoghi di lavoro, nelle nostre scuole, perché questa è la particolare dimensione organizzativa del nostro modo di essere e di fare sindacato. Non siamo un ufficio pubblico dove ci si reca semplicisticamente ad uso consumistico per fare domande. Associarsi ad un sindacato vuol dire assumersi una parte di responsabilità, partecipare alla dimensione organizzativa della struttura territoriale che entra nella scuola attraverso una particolare modalità: le nostre RSU.
Ricoprire questo ruolo, implica un impegno diretto da parte dei lavoratori, un impegno che tutti voi qui presenti avete assunto: tutto il personale che è qui è, o è stato, una nostra RSU o un nostro terminale associativo. Grazie, perché vi siete messi in gioco, chi per la prima volta, chi ancora una volta!
Questi siamo noi: noi che accogliamo, ascoltiamo, forniamo risposte. Noi che lavoriamo con e per la scuola, la scuola dei nostri bambini, dei nostri ragazzi. Noi vogliamo essere produttori di cambiamento, noi che insieme alle nostre RSU e ai nostri terminali associativi siamo presenti in ogni scuola.
Facciamo ciò che è necessario, ciò che è possibile, cercando di stare sempre dalla parte giusta.
Nel nostro territorio, nell’anno 2024, 5093 persone hanno scelto la CISL Scuola. Nell’ultima tornata elettorale del 2022 il 33% delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola ha dato fiducia ai nostri candidati, le 101 RSU delle scuole del nostro territorio.
Ci hanno scelto per il nostro modo di essere; di questa scelta ci siamo fatti carico, con responsabilità, talvolta portando avanti negoziati difficili e complessi. Ai tavoli della contrattazione le nostre RSU sono presenti con competenza e con un rinnovato protagonismo. All’interno delle scuole noi vogliamo essere costruttori di alleanze, senza rinunciare ad essere in prima linea con la giusta determinazione che si addice alla prima organizzazione sindacale sul territorio.
Siamo pronti, di nuovo, per un’altra tornata elettorale.
Ci siamo per animare la comunità educante; questo è il momento per ridare vita alla partecipazione, per costruire piattaforme contrattuali a livello di scuola, per ripartire dal basso a ricostruire un sistema scuola che è stato svilito dalla burocrazia, dal “troppo pieno”, un sistema che è stato privato di una serie di opportunità che dobbiamo restituire non solo al personale, ma alle nuove generazioni. Dobbiamo ripartire dal territorio, dobbiamo ripartire dalle autonomie scolastiche per ricostruire benessere; dobbiamo tornare a parlare attraverso coloro i quali hanno interesse per le condizioni delle nuove generazioni. Per questo è necessario interrogarci sulla nostra efficacia e sul nostro orizzonte di senso.
Dove vogliamo andare? Qual è la nostra prossima meta?
In questi anni abbiamo consolidato un messaggio importante: le persone contano! Abbiamo lavorato in continuità nel tempo, abbiamo avuto cura delle nostre radici, ma abbiamo anche messo nuovi germogli. Forti di un’esperienza sindacale solida, ci siamo spinti all’innovazione, cercando le soluzioni migliori per essere più vicini ai lavoratori, per essere sempre di più un sindacato di prossimità.
“Se ti metti in viaggio per Itaca
augurati che sia lunga la via,
piena di conoscenze e d’avventure …”
C. Kavafis
Nel nostro viaggio abbiamo saputo orientare le vele, abbiamo trovato la forza per secondare il vento. Abbiamo incontrato persone, ci siamo imbattuti in avventure straordinarie, avventure che ci hanno permesso di consolidare una comunità: noi siamo un sindacato che sa fare comunità, che guarda alla forza della partecipazione, che sa fare gioco di squadra.
E poi, all’interno della squadra, c’è chi ha il compito di condurre e far crescere l’organizzazione; è un compito che ti porta a ripensarti in ogni momento, ti induce a riflettere e a metterti a confronto continuamente con quei significati e valori originari sui quali si fonda la stessa organizzazione. Ti porta a cercare continuamente risposte da fornire alla tua gente e ti mette in crisi quando risposte non ce ne sono, e allora devi trovare il giusto modo di spiegare, di dire il perché. Quello che succede comunemente nelle organizzazioni è che le persone passano, ci si passa il testimone e si cominciano storie diverse, esperienze nuove.
Non è così per noi!
Nella nostra casa CISL Scuola le persone restano, perché di segretario in segretario, da persona a persona siamo capaci di passarci “il fuoco”, il fuoco della passione per quello che non è semplicemente un mestiere; fare sindacato è un’esperienza che si rinnova e ti rinnova, sempre; è un servizio continuo che non finisce mai. La ricchezza della nostra organizzazione non è rappresentata solo da un sistema di valori, ma dalle tante persone che hanno portato e portano questo fuoco.
La nostra prossima meta non sarà un luogo, ma il raggiungimento di un’importante consapevolezza: la certezza della partecipazione necessaria; la presa di coscienza di quanto sia irrinunciabile l’assunzione di responsabilità di portare la fiaccola accesa alle nuove generazioni. Non importa come sarà la strada da percorrere, se in salita, se ignota, siamo capaci anche di prendere strade sconosciute: insieme per il bene comune.
A tutti voi, cari amici, va il mio più sincero grazie: per esserci stati, perché ci siete ancora, perché credete nella nostra/vostra azione nelle scuole e sul territorio.
Viviamo un presente sempre più molteplice, sappiamo che ci attende un futuro sempre più imprevedibile. In questo cambiamento sempre più interconnesso noi sapremo essere protagonisti, autori attivi della nostra e di tante altre storie.
A tutti voi un caro augurio: che abbiate tante storie da raccontare!
“Tutte le storie
nascono da un numero finito di elementi le cui combinazioni si moltiplicano
a miliardo di miliardi
e trovano un posto
nella rete delle altre storie”.
Italo Calvino, Il Castello dei destini incrociati
Claudia Zanella
